La Grande Bellezza (2013), con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso. Diretto da Paolo Sorrentino.
Enorme successo agli EFA (Oscar europei) vincitore del Golden Globe come Miglior Film Straniero.
La Grande Bellezza è un film controverso che non può non dividere. Quello che, però, è sconcertante è l'odio profondo dei detrattori. L'accanimento e il disprezzo con cui la pellicola di Sorrentino viene osteggiata da quanti (e tanti) il film non è piaciuto. Io ho amato questo film, ma sono lontano dal poter affermare che sia un film riuscito e non privo di incredibili scivoloni. Un film eccessivo, megalomane, lungo e compiaciuto, ma un film che osa e forse inciampa nel farlo. A prescindere dal gusto personale e da chi crede che la povertà di estetica sia l'unica via possibile, è innegabile che la Grande Bellezza sia un film potente che merita l'attenzione internazionale. Impossibile non notare i rimandi a Fellini e Flaiano come è impossibile non scorgere nello smarrimento del protagonista lo smarrimento del Paese ("strano ma bellissimo".) Un Paese dove i canti gregoriani si mescolano con Raffaella Carrà ed è più facile trovare verità in disperate spogliarelliste che in sfuggenti cardinali. Come Jep Gambardella smarriamo la ricerca della "Grande Bellezza" sepolta da strati di paillettes e troviamo confortevole perderci nell'abisso della superficialità. Forse per pigrizia o forse perchè inadeguati a dare un senso alle rovine del passato. Sempre pronto a ricordarci cosa siamo diventati. Sorrentino è un regista spericolato che ambisce "Flaubertisticamente" a raccontare il nulla che siamo diventsati, vagando tra la lucente decadenza, la mediocrità sfavillante e lo svuotamento diffuso, arriva a sporcarsi e quasi a confondersi con l'oggetto del suo racconto. Ma chi vi parla è pronto a passarci sopra se in cambio c'è l'ambizione di provare a volare alto (Sorrentino non è Fellini siamo tutti d'accordo... ma ogni tanto qualcuno ci deve pur provare). L'ambizione di restituire negli occhi di chi guarda la struggente bellezza di cui solo i vinti sono capaci. La struggente bellezza di una Roma al tramonto.
Frasi dal film La Grande Bellezza
A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la stessa risposta: "La fessa". Io, invece, rispondevo: "L'odore delle case dei vecchi". La domanda era: "Che cosa ti piace di più veramente nella vita?" Ero destinato alla sensibilità. Ero destinato a diventare uno scrittore.
Sono belli i trenini che facciamo alle feste, vero? Sono i più belli del mondo... perché non vanno da nessuna parte.
Sono belli i trenini che facciamo alle feste, vero? Sono i più belli del mondo... perché non vanno da nessuna parte.
Sull'orlo della disperazione, non ci resta che farci compagnia, prenderci un po' in giro!
Diamo sempre il meglio di noi ai sconosciuti
È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore, il silenzio e il sentimento, l'emozione e la paura… Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza. E poi lo squallore disgraziato e l'uomo miserabile