Trama- Recensione Il Concerto
Il Concerto (Le concert) Francia-Romania-Belgio. Con Aleksei Guskov, Mélanie Laurent, Dmitri Nazaro, Valeri Barinov, Francois Berlèand.
Nell'Unione Sovietica ai tempi di Brèžnev, Andreï Filipov dirige la storica Orchestra del Bolshoi. Verrà allontanato e umiliato per non aver licenziato alcuni musicisti ebrei della sua Orchestra. Trent'anni dopo lo ritroviamo nello stesso teatro ma come addetto alle pulizie. Un giorno intercettando un invito del teatro Chatelet di Parigi decide che è arrivato il momento di riscattarsi. Accetta l'ingaggio al posto dell'orchestra ufficiale e riunisce la vecchia orchestra. Radu Mihăileanu (Train de Vie) mescola abilmente l'ironia dell'arrangiarsi con la malinconia delle vite interrotte. Il film non è altro che una deliziosa favoletta, capace di ironizzare sulle varie anime della realtà est europea con divertita indulgenza(dalla nostalgia per il comunismo, alla cafona arronza degli oligarchi russi, dall'intraprenenza degli zingari al bisogno di fare affari degli ebrei). Il valore aggiunto è dato dal vorticoso finale, in cui lo spettatore viene trascinato in un limbo fatto di note ed emozioni, pervaso da profonda leggerezza.
Parte finale del film: http://www.youtube.com/watch?v=5v5x6vEU5PI&feature=related
Frasi/ Citazioni Il Concerto
Pensaci,cos'è un concerto? Tante persone che si uniscono per un unico obiettivo, trovare l'armonia, questa è la musica, è la musica il vero comunismo!
Lei chiede a me parole. Ma parole tradire, parole sporche. Solo musica ancora bella.
In ogni nota c'è la vita. Tutte le note ricercano l'armonia, cercano la felicità.
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