giovedì 23 agosto 2012

Divorzio all'italiana (1961) di Pietro Germi




                                           Trama- Recensione Divorzio all'italiana
Divorzio all'italiana, ITA 1961. Con Marcello Mastroianni, Daniela Rocca, Stefania Sandrelli, Leopoldo Trieste, Lando Buzzanca. Regia di Pietro Germi.
Il barone Cefalù, stanco della petulanza della moglie e, più in generale, della opprimente vita famigliare, si invaghisce di una giovanissima e seducente cugina. Per sbarazzarsi della moglie elabora un piano. Fa di tutto per spingengerla tra le braccia di un altro, con l'intento di ucciderla per poi scontare una pena irrisoria appellandosi al "delitto d'onore".
Geniale esempio di "commedia italiana"(Da questo film è stato preso il nome per il filone),  acuta nell'affrescare la realtà siciliana del periodo e feroce nel metterne alla berlina consuetudini e tic. Grottescamente divertente e struggente nelle musiche il film è pieno di invenzioni irresistibili (La voce fuori campo di Don Fefè che si zittisce quando la moglie lo guarda, le lettere denigratorie che il barone si manda da solo). L'interpretazione di Mastroianni, impreziosita da quell'avvolgente voce off, è un vortice senza fine di trovate straordinariamente spassose, ad esempio per il tic del barone pare si sia ispirato a Germi stesso.
Premio per la miglior commedia a Cannes, Oscar alla miglior Sceneggiatura. Golden Globe alla miglior interpretazione maschile per Mastroianni.

 

Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli





Frasi/ Citazioni Divorzio all'italiana:

Le serante del Sud. Le calde, dolci, snervanti notti di Sicilia.
Intanto in città quella piccola macchia d'olio cominciava ad allargarsi: se ne dicevano di tutti i colori. Ma in definitiva l'essenza di tutte quelle chiacchiere poteva riassumersi in una parola sola: cornuto.
La lettera anonima è una forma di prezioso artigianato, si comincia da bambini con i fogli di quaderno, fino ad arrivare a esemplari pregiati, vergati da mani maestre.
E perciò, miei cari fedeli e amati concittadini, io vi esorto a dare il vostro suffragio ad un partito che sia popolare, e cioè democratico e quindi rispettoso della nostra fede cristiana: un partito, per concludere, che sia democratico e cristiano.






Marcello Mastroianni e Daniela Rocca









Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli nella scena finale del film.

sabato 18 agosto 2012

Catherine Deneuve- Galleria Fotografica






Catherine Deneuve in una scena del film "Repulsione" (Repulsion, 1965) di Roman Polanski





Catherine Deneuve in una scena del film "Bella di Giorno" (Belle de jour, 1967) di Luis Buñuel



Catherine Deneuve in una scena del film "Bella di Giorno" (Belle de jour, 1967) di Luis Buñuel














Catherine Deneuve in una scena del film "Il mio uomo è un selvaggio" (Le sauvage, 1975) di Jean-Paul Rappeneau









Catherine Deneuve e Jean-Paul Belmondo in una scena del film "La mia droga si chiama Julie" (La sirène du Mississippi,1969) di François Truffaut





 Catherine Deneuve, Jean-Paul Belmondo e François Truffautin sul set del film "La mia droga si chiama Julie" (La sirène du Mississippi,1969) di François Truffaut



Catherine Deneuve e Jean-Paul Belmondo in una scena del film "La mia droga si chiama Julie" (La sirène du Mississippi,1969) di François Truffaut



Catherine Deneuve in una scena del film "La Cagna", 1972 di Marco Ferreri



Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni in una scena del film "La Cagna", 1972 di Marco Ferreri




Catherine Deneuve in una scena del film "Dancer in the Dark", 2001 di Lars Von Trier

Catherine Deneuve in una scena del film "Bella di Giorno" (Belle de jour, 1967) di Luis Buñuel