venerdì 22 giugno 2012

Effetto Notte (1973), di François Truffaut




                                      Trama- Recensione Effetto Notte
Effetto notte (La Nuit américaine) un film di François Truffaut con Jacqueline Bisset, François Truffaut,Jean-Pierre Aumont, Valentina Cortese, Jean-Pierre Léaud, Alexandra Stewart.
Il regista Ferrand (Truffaut) alle prese con la lavorazione del film "Vi presento Pamela", e con tutti i problemi che possono scaturire su di un set cinematografico: le storie personali della troupe, gli intrecci sentimentali, le fragilità psicologiche, i problemi organizzativi ed economici.
La commossa dichiarazione d'amore al mondo del cinema fatta dal regista più amorevolmente cinefilo di tutti i tempi. Truffaut nel suo appassionato omaggio al cinema classico (dedica la pellicola alle sorelle Lillian e Dorothy Gish, le prime dive del cinema americano) riempie il film di citazioni e omaggi: a Welles nella scena in cui sogna di rubare i manifesti di Quarto Potere da un cinema chiuso; a Hitchcock, la battuta sulla paura da palcoscenico rimanda ad un titolo del regista; a Renoir "Io sono come il cuoco di La Regola del gioco"; a Marilyn riprendendo una battuta di Bus Stop; e tutti gli altri cineasti i cui nomi sono ustati per indicare vie o titoli di libri, o ricordi (Vigo, Bergman, Fellini, Bresson, Bunuel, Hawks)








Scena "Il cinema impera": http://www.youtube.com/watch?v=Oig7a_S3iGA 




Citazioni- Frasi Effetto Notte:
La lavorazione di un film somiglia al percorso di una diligenza nel Far West: all'inizio uno spera di fare un bel viaggio, poi comincia a domandarsi se arriverà a destinazione.
Le donne sono delle maghe?
Io per un film potrei piantare un uomo, ma per un uomo non pianterei mai un film.
 I film sono più armoniosi della vita,  non ci sono intoppi nei film, non ci sono rallentamenti. I film vanno avanti come i treni, capisci?-Come i treni nella notte.

Siamo arrivati a metà dell’avventura. Io, prima di comincare a girare, desidero soprattutto fare un film che sia bello. Non appena sorgono le prime grane devo ridurre le mie ambizioni augurandomi che si riesca a finire il film. Verso la metà della lavorazione faccio un esame di coscienza e mi dico: potevi lavorare meglio, potevi dare di più, ora ti resta l’altra metà per rimetterti in pari. E da quel momento cerco di rendere più vivo tutto ciò che si vedrà sullo schermo. Gli attori sono a loro agio coi loro personaggi, la troupe è affiatata, i problemi personali non contano più. Il cinema impera
Ho sempre paventato ciò che ora si è verificato: la lavorazione interrotta per la morte di un attore. Con Alexandre scompare tutta un’epoca del cinema. I film si gireranno per le strade senza divi e senza copione.
 

martedì 19 giugno 2012

Brigitte Bardot- Album Fotografico



B.B.- Fotografie


(Brigitte Bardot nel film Viva Maria!)





(Brigitte Bardot e Michel Piccoli nel film Il Disprezzo di Jean-Luc Godard)




(Brigitte Bardot e Jeanne Moreau nel film Viva Maria!)



(Brigitte Bardot e Alain Delon)


(Brigitte Bardot nel film Les Femmes)


(Brigitte Bardot nel film Il Disprezzo)

venerdì 15 giugno 2012

I Tenenbaum (The Royal Tenenbaums, 2001) di Wes Anderson



 
I Tenenbaum (2001) di Wes Anderson con Gene Hackman, Anjelica Huston, Ben Stiller, Gwyneth Paltrow.Luke Wilson, Owen Wilson, Bill Murray
Royal Tenenbaum aveva una moglie, e tre incredibili figli prodigio (Un campine di tennis, una drammaturga, e un'analista finanziario). Vent'anni dopo quando cercherà di farsi riaccettare in famiglia la troverà irrimediabilmente distrutta.
Il terzo film di Wes Anderson scritto con Owen Wilson è certamente il suo capolavoro. Una commedia dolce-amara con accenni di incredibile comicità surreale e picchi di colorata tragedia. I personaggi sembrano appartenere al mondo dei fumetti (sono vestiti sempre nella stessa maniera), e anche il mondo in cui si muovono sembra a-temporale, isolato dalla realtà. Le soluzioni registiche sono geometricamente perfette come il ricercato accompanamento musicale. Quello che davvero incanta è l'universo di Wes Anderson genialmente kitsch, colorato da toni pop e incorniciato da didascalie. La sua poetica (ricorrente in tutti i suoi film) caratterizzata dalla semplicità lirica, dalla cretività pittorica e dai suoi personaggi malinconicamente dolenti, qui è al suo apice espressivo.






                                  
                                   http://www.youtube.com/watch?v=VsdQJA3hPvk


                                  http://www.youtube.com/watch?v=kQWIWbiyaYE




Frasi/Citazioni dal film I Tenenbaum:

"Lo so che tutti mi hanno sempre considerato uno stronzo: è il mio stile."
"Quello che tutti sanno è che Custer è morto a Little BigHorn. Questo libro dice che... potrebbe non essere così"
"Insomma non si può essere stronzi tutta la vita e poi riparare allo sbaglio?"
"Ogni famiglia ha la sua pecora nera, in questa lo sono tutti."
-"Lui mi salvò la vita sapete. Trent'anni fa fui accoltellato in un bazar a Calcutta. Lui mi portò in spalla fino all'ospedale."
-"Chi ti aveva accoltellato?"
-"Sempre lui. C'era una taglia sulla mia testa e lui era un killer a pagamento. Mi piantò nelle budella un coltellaccio..."



giovedì 14 giugno 2012

Il Grande Gatsby - Il Trailer Italiano


Il Grande Gatsby (The Great Gatsby) di Buz Luhrmann con Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire. Il visionario regista australiano (Romeo + Giulietta, Molin Rouge!, Australia) porta sul grande schermo il capolavoro di Francis Scott Fitzgerald. La trasposizione cinematografica più nota del romanzo è quella del 1974 diretta da Jack Clayton, interpretata da Robert Redford e Mia Farrow (La sceneggiatura fu scritta Francis Ford Coppola.) In italia il film uscirà il 18 gennaio 2013.


La canzone che si ascota nel trailer è Love is Blindeness nella versione di Jack White





mercoledì 13 giugno 2012

Django Unchained - Il Trailer Italiano


Primo trailer itlaliano di Django Unchained di Quentin Tarantino con Jamie Foxx, Christoph Waltz e Leonardo DiCaprio. Il film esce nelle sale americane il 25 dicembre e in quelle italiane il 4 gennaio.
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=uALPPuJcnGQ

"Signori avevate la mia curiosità... ma ora avete la mia attenzione."

lunedì 11 giugno 2012

Hugo Cabret (2011) di Martin Scorsese



Commovente omaggio al cinema pionieristico delle origini. Spudorata dichiarazione d'amore verso l'ineguagliabile "fabbrica di sogni". Scorsese fa del 3D un uso accurato e funzionale, e, alle prese con un tenero film di formazione, finisce col renderlo una appassionata e delicata poesia per cinefili. (Vedere in sala alcuni spezzoni dei capolavori di George Melies, è magia pura.)







Citazioni- Frasi Hugo Cabret:
Mi piace immaginare che il mondo sia un unico grande meccanismo. Sai, le macchine non hanno pezzi in più. Hanno esattamente il numero e il tipo di pezzi che servono. Così io penso che se il mondo è una grande macchina, io devo essere qui per qualche motivo. E anche tu!
I lieto fine succedono solo nei film
Le macchine hanno un loro scopo, fanno quello che devono fare. Per questo quando vedo un meccanismo rotto sono triste, non può fare più quello che deve. Forse vale anche per le persone, se perdi il tuo scopo è come se fossi rotto.

Se ti sei mai chiesto dove vengono creati i tuoi sogni, guardati attorno, vengono creati qui.


venerdì 8 giugno 2012

Django Unchained di Quentin Tarantino


Regia di Quentin Tarantino con Jamie Fox, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz,  Kerry Washington, Samuel Jackson, Don Johnson
Finalmente Quetin Tarantino si sente pronto per dirigere il suo western. Il regista non hai mai nascosto il suo amore per il genere, soprattutto per quella corrente denominata saghetti-western che il genio di Sergio Leone rese leggendario. ("Give me a Leone" pare chiedere ai suoi cameramen quando vuole un primissimo piano)  Il citazionismo sfrento di Tarantino traspare già dal titolo (Django è un film di Sergio Corbucci interpretato da Franco Nero.)

Trailer di Django Unchained:http://www.youtube.com/watch?v=2Xj4jz1Vw48




Tarantino ha voluto a tutti i costi ospitare Franco Nero in un piccolo cameo. L'attore italiano ha rilasciato
queste dichiarazioni qualche giorno fa:

«Mi portava da questi giovani attori americani e mi presentava così: “Voi non lo sapete, ma quest’uomo è stato la più grande star al mondo assieme a Clint Eastwood, Alain Delon e Charles Bronson”... Ho incontrato per la prima volta Tarantino a Roma, quand’era venuto a presentare Inglorious Basterds. Pare che avesse detto alla produzione: Non me ne vado dall’Italia se prima non incontro Franco Nero”. Ci trovammo al Bolognese (un famoso ristorante della capitale, NdR). Lui arrivò con Eli Roth e mi raccontò la sua storia: a 14 anni aveva inziato a noleggiare VHS nei videostore, e si era appassionato ai miei film, tanto che andava in giro a chiedere proprio “i film di Franco Nero”. Io non sapevo se credergli, ma poi iniziò a ripetere a memoria interi dialoghi... Sul set avevamo questo gioco: io dicevo il nome di uno dei registi con cui avevo lavorato, e Tarantino mi rispondeva con i loro film. Per esempio: “Margheriti!”. E lui: “Il pianeta errante! I Diafanoidi vengono da Marte!”. E poi iniziava a recitare le battute, o a canticchiare la colonna sonora, cose che nemmeno io mi ricordavo»

giovedì 7 giugno 2012

Questa è la mia vita (Vivre sa Vie) di Jean-Luc Godard


                    
                 Trama- Recensione Questa è la mia vita
Questa è la mia vita (Vivre sa vie: film en douze tableaux, 1962), con Anna Karina, Sandy Rebbot, Paul Pavel, Andrè S. Labarthe. Scritto e diretto da Jean-Luc Godard.
Questa è la mia vita, quarto lungometraggio di Godard, fu presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica del Cinema di Venezia nel 1962. Indaga sulla vita della giovane Nanà, interpretata da una splendida Anna Karina (all'epoca moglie di Godard) che, trovatasi in ristrettezze economiche, decide di prostituirsi. Il personaggio di Nanà e più in generale il tema della prostituzione sono solo un pretesto, perchè il vero protagonista di questo film è il  linguaggio, inteso come sperimentazione e come rappresentazione cinematografica. Il film non segue le leggi tradizionali della narrazione, è diviso in 12 quadri (capitoli) introdotti da didascalie in omaggio al cinema muto. Godard utilizza ogni tipo di soluzione espressiva che il linguaggio cinematografico gli offre, dalle inquadrature fisse ai lunghissimi piano sequenza. Esplicativi dello stile del regista sono i titoli di testa: tre inquadrature in primissimo piano dei profili (sinistro, frontale, destro) di Anna Karina, il tema musicale del film viene interrotto da lunghi silenzi fino all'ultima inquadratura dove spicca una citazione di Montaigne: "Bisogna prestarsi agli altri e darsi a sé stessi".







 Citazioni-Frasi  Questa è la mia vita:

Non sono cattivo, Nanà, sono triste. E io non sono triste, Paul, sono cattiva.
 Volevo dire questa frase con un’idea precisa e non sapevo quale fosse la maniera migliore di esprimere quest’idea. O meglio, lo sapevo ma adesso non lo so più, mentre, appunto, dovrei saperlo.
Credo invece che siamo sempre responsabili delle nostre azioni. E liberi. Alzo la mano, sono responsabile. Giro la testa a destra, sono responsabile. Sono infelice, sono responsabile. Fumo una sigaretta, sono responsabile. Chiudo gli occhi, sono responsabile. Dimentico di essere responsabile, ma lo sono. No, è quello che ti dicevo prima. Voler evadere è un'illusione. In fondo, tutto è bello. Basta interessarsi alle cose e trovarle belle. Sì. In fondo le cose sono come sono e nient'altro. Un volto è un volto. Dei piatti sono dei piatti. Gli uomini sono gli uomini. E la vita è la vita.
Una volta, qualcuno mi ha detto: "La verità è in tutto, e anche nell'errore".

martedì 5 giugno 2012

This Must Be The Place (2011) di Paolo Sorrentino






This must be the place è uno splendido film di formazione (tardiva), un discontinuo, e per questo più accattivante, road movie. Sorrentino con una mano leggerissima, nonostante le notevoli sovrastrutture registiche, ci regala squarci di America che rievocano il Lynch di “Una storia vera”, ed un personaggio delicatamente malinconico, ironicamente depresso: impossibile da dimenticare.  Penn, come l'Andreotti di Servillo, è perfetto a nn oltrepassare mai la sottile linea del caricaturale. Un film poetico, esondante, profondo. Sorrentino si conferma un autore di notevole respiro, un paroliere attento al suono dei sostantivi e uno spudorato ricercatore dell’aggettivo imprevedibile.

FILM INTERO su YOU TUBE: http://www.youtube.com/watch?v=T7O5LCrQaxk&feature=related

Scena: Incontro con Rachel e discorso sulla paura: http://www.youtube.com/watch?v=rvmLUir9qzQ&feature=relmfu

Scena: Dialogo con il tatuatre: http://www.youtube.com/watch?v=Uy1lshFPhzA&feature=relmfu
         

Citazioni- Frasi This must be the place:

La solitudine è il luogo dei risentimenti
La paura è importante per aiutarti a prendere decisioni, ma almeno una volta nella vita bisogna non aver paura"
E quando hai deciso di non aver paura?
Questa volta
Passiamo senza neanche farci caso dall'età in cui si dice "un giorno farò cosi..." all'età in cui si dice "è andata così...
Poi, durante l'inferno, anche noi dall'altra parte del filo spinato guardavamo la neve. E guardavamo Dio. Dio è così: una forma infinita che stordisce. Bella, pigra e ferma, che non ha voglia di fare nulla. Come certe donne che, da ragazzi, abbiamo sempre sognato.
La riconoscenza è la cosa più bella di tutte
-Meglio tardi che mai. -No. Non è così, tardi è tardi.
Ci sono molti modi per morire. Il più brutto, è quello di rimanere vivi.